Multa da 45.000 euro: quali sono le rigide regole della Francia sull'utilizzo dell'acqua piovana raccolta?

All’inizio di quest’estate, il governo francese ha lanciato una campagna per il risparmio idrico, evidenziando alcune semplici misure che le famiglie possono adottare per ridurre i consumi, in particolare durante i periodi di siccità.

Uno degli obiettivi della campagna era incoraggiare le persone a installare collettori di acqua piovana nei loro giardini. Tuttavia, l’uso di quest’acqua è strettamente controllato e ignorare le regole può comportare una multa fino a 45.000 euro e tre anni di prigione.

Ecco le regole;

Cominciando dall'inizio. Puoi utilizzare l'acqua piovana raccolta per annaffiare le piante da esterno e da interno o per lavare l'auto o i pavimenti.

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Poiché non è stata trattata e potrebbe contenere microrganismi pericolosi, non è possibile utilizzare l'acqua piovana raccolta nella preparazione del cibo o per bere.

Puoi, nel rispetto di alcune regole, utilizzarlo per alcuni usi domestici, tra cui rifornire i gabinetti o fare il bucato, ma ci sono alcuni passaggi che devi compiere prima.

È necessario assumere un idraulico qualificato per collegare il sistema di raccolta dell'acqua piovana alle apparecchiature domestiche. L'idraulico deve installare una valvola di non ritorno per non contaminare l'acqua della rete pubblica di acqua potabile.

Una volta terminati i lavori, il proprietario della casa dovrà fare una dichiarazione d'uso presso il comune di residenza (ai sensi, se vuoi saperlo, dell'articolo R 2224-19-4 del codice generale degli enti locali).

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Le tubazioni che trasportano l'acqua piovana devono essere contrassegnate con la dicitura "eau non potable".

Si precisa che l'acqua piovana così utilizzata, che viene poi scaricata nelle reti fognarie, è soggetta a tassa di fognatura.

Le attrezzature per la raccolta dell'acqua piovana, compresi eventuali serbatoi interrati, devono essere manutenute regolarmente. I proprietari di casa devono essere in grado di presentare un registro di manutenzione, specificando i controlli e la manutenzione, se viene effettuato un controllo.

Ed ecco il bello. Se l'acqua piovana scaricata nella rete fognaria risulta inquinata, i responsabili possono essere accusati, ai sensi del codice di sanità pubblica, di “danneggiamento delle opere pubbliche destinate a ricevere o condurre l'acqua”.

La punizione? Fino a tre anni di reclusione e 45.000 euro di multa.

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